Non basta una pandemia a fermare gli studenti internazionali. L’emergenza sanitaria e economica causata dalla diffusione del Covid-19 ha portato alla chiusura delle università di tutta Europa e ad uno stop forzato dei programmi di mobilità internazionale. Questo però non ha intimorito gli enti di formazione interessati ad offrire ai propri studenti opportunità di formazione e cooperazione internazionale.
Infatti, secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire), le candidature per i progetti di cooperazione internazionale e le richieste di partenariato strategico sono aumentati del 64% per quanto riguarda le scuole e del 29% per il settore Istruzione superiore e università.
Ma cosa cambierà per gli studenti in partenza nel 2020? La commissione europea si è espressa assicurando supporto e aiuto a tutti gli studenti già selezionati e in partenza per il prossimo anno. Parallelamente alla formazione in aula, qualora si ripresenti una situazione emergenziale, saranno attivati gli insegnamenti in modalità blended e e-learning per garantire agli studenti di continuare il proprio percorso formativo senza mettere a rischio la propria carriera universitaria. Inoltre, tutti gli studenti, che miravano a migliorare le proprie competenze linguistiche durante il periodo di mobilità all’estero, potranno usufruire della piattaforma Online Linguistic Support (OLS). La piattaforma, realizzata dalla commissione europea in collaborazione con i Paesi aderenti al progetto Erasmus+, mette a disposizione degli studenti partecipanti al programma corsi online, sessioni di valutazione e insegnamenti con studenti e docenti madrelingua in più di 24 lingue.