Dopo esserti preparato al colloquio, è arrivato il fatidico momento del colloquio con gli intervistatori e con il datore di lavoro.
Ecco i consigli del nostro selezionatore:
SII PUNTUALE. In caso di ritardo per qualche inconveniente avvisa tempestivamente il tuo intervistatore. Hai i contatti a cui far riferimento; li hai annotati al momento della convocazione.
AL COLLOQUIO PRESENTATI DA SOLO (nè con genitori nè con ragazzo/a/ amici /ecc.). Non è una banalità. Capita, e non di rado soprattutto nei primi colloqui, che l’insicurezza o l’invadenza delle persone a noi più care abbia il sopravvento sul nostro grado di autonomia. È questo quello che dimostri presentandoti al colloquio in compagnia: una scarsa autonomia. Approfitta dell’occasione per iniziare la tua crescita personale e se qualcuno insiste per accompagnarti o se senti la necessità di un supporto per questo momento, limita la compagnia al tragitto per arrivare al colloquio e lascia che il tuo accompagnatore ti aspetti all’esterno del luogo dell’appuntamento.
PORTA CON TE UNA COPIA AUTOGRAFA DEL TUO CURRICULUM. Per i motivi più disparati può accadere che il tuo intervistatore non ne abbia con sé una copia o, la copia che ha non è aggiornata e non ha la tua firma autografa.
RICORDATI DI PORRE DOMANDE PERTINENTI AL TUO INTERVISTATORE. Il lavoro preparatorio che hai fatto a casa ti servirà adesso, ma sta attento… se l’intervistatore ha già risposto durante il colloquio ai temi oggetto delle tue domande, cambiale. Poni quesiti sull’operatività della mansione per la quale ti candidi, a chi si rapporterà, con chi lavorerà, ed ogni altra curiosità che ti è venuta sentendo parlare l’intervistatore. Contestualizza le domande che avevi preparato collegandoti alla conversazione in corso.
PADRONEGGIA IL TUO CURRICULUM, tieni bene a mente tutti i dettagli in esso riportati. La titubanza potrebbe lasciare spazio a dubbi di veridicità o lasciar pensare che quel dettaglio non è importante per te.
ESPONI ALL’INTERVISTATORE CIÒ CHE PUOI OFFRIRE TU ALL’AZIENDA. Ti sei preparato a casa, focalizzando l’attenzione su quelle che secondo te sono caratteristiche distintive della tua personalità e formazione che possono interessare al tuo interlocutore. Questo è il momento di esporle, adattando e aggiornando ciò che avevi pensato a ciò che hai appreso nella conversazione in corso.
ATTENTO AL LINGUAGGIO NON VERBALE gestualità, tono della voce, postura parleranno insieme alla tua voce, talvolta prevaricandola in comunicatività. In questo possono venirti in aiuto le tecniche di PNL se ti interessa il tema o la serenità con cui arriverai al conversare con il tuo interlocutore.
EVITA DI ESSERE PROLISSO, RIPETITIVO ED EVASIVO. È giusto soffermarsi su alcuni dettagli ma sta attento a non esagerare. Tieni d’occhio il tuo interlocutore per capire se necessità di ulteriori info o al contrario ne ha abbastanza. Evita di essere evasivo soprattutto su temi che ti creano imbarazzo, potresti accendere i riflettori su un qualcosa che non vuoi evidenziare. Non mentire.
SII TE STESSO!
Il colloquio di lavoro qui descritto è quello individuale. Ti potresti trovare di fronte ad uno più intervistatori, a volte la conversazione avviene con due, tre persone che rivestono ruoli diversi in azienda e che di solito si concentrano su aspetti diversi del candidato e strettamente connessi con le rispettive mansioni e responsabilità. Potrebbe anche succedere che al colloquio individuale seguano delle prove tecniche o dei colloqui di gruppo (Assessment Center, vere e proprie simulazioni volte a verificare alcune soft skills importanti per la posizione ed il contesto aziendale).